15.30, Salone d’onore: viene tenuta la conferenza “giovani al lavoro” che vede la partecipazione  di patrizio bianchi, michael Brown, Andrea Brunetti, Roberto Maina, Tiziano Tagliani e Michele Tiraboschi.

E’ stato affrontato il problema della crisi, che ormai da tempo affligge l’Italia intera ed in particolar modo i giovani che si affacciano sul panorama lavorativo. Questi ultimi, spesso scoraggiati e demotivati dalle difficili circostanze in cui si ritrovano a vivere, hanno scarse aspettative per la costruzione del proprio futuro: sempre in maggior numero infatti si ritrovano costretti sino in tarda età in casa con i genitori.

Due sono le emergenze che prevalgono: da una parte si vedono i giovani vivere nell’incertezza di non trovare un lavoro e quindi di non potersi assicurare un futuro stabile; mentre dall’altra le aziende di lavoro preferiscono dipendenti più anziani con una maggiore esperienza alla spalle a discapito dei ragazzi, fra i quali si sta diffondendo una sempre crescente perdita di competenza. L’assenza di nuovi investimenti le numerose spese vane dello stato non fanno altro che peggiorare questa già difficile e precaria situazione.

L’Italia, insomma, versa in una situazione disperata, che non è delle più rosee.

A proporre un’ eventuale soluzione è la CGIL (sindacato Confederazione Generale Italiana del lavoro) sostenendo che sono proprio i giovani a doversi attivare per migliorare questa situazione; non aspettando che il lavoro bussi alla loro porta, ma creandolo con tenacia e fiducia. Li esorta dunque a mettersi in gioco, a farli parlare se hanno delle idee e invitandoli a non chiudersi nel silenzio.

La conferenza si è conclusa con un auspicio positivo da parte dei relatori:  bisogna cercare di tralasciare, almeno in parte e senza ad ogni modo trascurarlo, il clima di negatività in cui viviamo ogni giorno. Il lavoro si calcola infatti sull’impegno, sulla pazienza, sulla speranza e la fiducia dei ragazzi.  D’altronde una mente giovane è sinonimo di creatività e innovazione.

 

Alessia Franzoso, Elisabetta Poma

Liceo Classico L. Ariosto, Liceo Classico V. Alfieri