Quando personaggi come Gustavo Zagrebelsky, Gianrico Carofiglio, Andrea Bobbio e Luigi Bonanate si incontrano in una sala per parlare del filosofo, politologo e storico Norberto Bobbio, si assiste alla creazione di un’aura mistica come se il personaggio in questione fosse tra i presenti. Norberto Bobbio non è stato solamente un grande intellettuale del ‘900 italiano ma anche padre e professore universitario.
È proprio nel momento di maggiore riflessione personale, che ha annotato quello che poi quest’anno è stato pubblicato con il titolo Lezioni di filosofia del diritto. Come spiega Bonanate, “ i paragrafi del libro sono 52, proprio come le lezioni che un insegnante doveva svolgere in un anno accademico”, è quindi molto probabile che Bobbio scrivesse queste note appena prima di iniziare una lezione o subito dopo averne terminata una. Tale ipotesi è ulteriormente supportata dal fatto che le annotazioni siano state ritrovate casualmente come se lo stesso filosofo si fosse dimenticato della loro esistenza.
Il grande nucleo tematico, su cui vertono le pagine di Lezioni di filosofia del diritto, è la giustizia.
Oltre a ricordare il carattere dicotomico degli scritti di Bobbio, Zagrebelsky sottolinea come la tripartizione interna del libro -fondata sui sotto-temi pace, uguaglianza e libertà- mette in risalto non solo le conoscenze del politologo ma soprattutto le influenze letterarie che hanno orientato il lavoro bobbiano, tra cui compare il filosofo seicentesco Thomas Hobbes.
Anche Carofiglio, intervenendo sul tema della giustizia, nota come anche lo scrittore distopico George Orwell abbia trattato di una giustizia totalmente manipolata in Oceania e di come il potere totalitario tenti di cancellare ogni singola forma di pensiero rivoluzionario.
Wilson, protagonista di 1984, reincarna l’uomo ideale per Bobbio. Il filosofo italiano infatti aveva un’enorme fiducia nell’essere umano, nella ragione di questo e nella capacità di affrontare e risolvere civilmente i conflitti sociali.
La giustizia diventerebbe quindi uno strumento necessario nelle mani dell’uomo per sintetizzare il diritto, inteso come disciplina dei rapporti sociali, e il sistema di valori.
È evidente che al giorno d’oggi si stia assistendo ad una “crisi della giustizia” ed è forse proprio attraverso quest’opera postuma di Bobbio, che dovremmo riconsiderare il nostro presente e costruirlo secondo i consigli che provengono dal passato.

 

Sara Porta Liceo Classico Ludovico Ariosto Ferrara