”Quando vinci un’olimpiade tutto il mondo sa chi sei.” Lo sanno bene Stefania Belmondo, pluricampionessa olimpica di sci di fondo e Daniela Ceccarelli, campionessa olimpica di supergigante a Salt Lake 2002, le quali nell’ultimo giorno del Salone del Libro hanno incontrato le scuole e i ragazzi. Oggetto di questo incontro sono state storie di sogni ed esperienze di successo. Sono storie che parlano di passione, di voglia, di vittoria, ma anche di sconfitte e delusioni. Un vero campione probabilmente è chi riesce a far diventare gli errori e gli insuccessi un vero e proprio tesoro, chi riesce a far nascere da una sconfitta una fortissima spinta propulsiva e chi è in grado di trasformare una delusione, come un infortunio, in energia necessaria per tornare a lottare e a vincere. E’ stato un evento dedicato al mondo dello sport, per educare e istruire i giovani, per presentare i retroscena e il vero significato della vittoria, anche nella vita di tutti i giorni. Quella vittoria che significa “vincere per sé stessi“, riuscire a creare una sintonia perfetta con ciò che si pratica. Le sconfitte alimentano una mentalità vincente che esorta a perseguire il sogno in cui si crede, lottando e perseverando.

Nello sport è inoltre fondamentale interpretare l’errore non come un muro invalicabile, ma come un ponte che aiuta a raggiungere i propri obiettivi e come un importante fattore di crescita e formazione. Le due campionesse hanno presentato anche le prerogative principali dello sport, citando metodo, senza il quale è inutile qualsiasi allenamento, tensione agonistica, ovvero l’adrenalina che aiuta a creare l’energia per la gara, ma anche regole, principi e abitudini. Infine è importante la dicotomia tra messaggio e prestazione: nel mondo sportivo bisogna sempre cercare di raggiungere la prestazione migliore e fare in modo che l’esperienza sportiva possa contaminare tutti gli aspetti della vita.

L’importante è sentirsi sempre potenti ed efficaci. In fondo il talento è anche questo: avere il coraggio di credere e sognare.

Federica Guizzo e Enrico Saggiorato

Redazione Alfieri