Hanif Kureishi presenta il suo ultimo libro al Salone nella Sala Azzurra in un dialogo con Mario Desiati. Il suo romanzo, intitolato “Uno zero”, in inglese “The nothing”, non è una storia di amore, bensì una storia di relazioni. Parla di Waldo, un regista che viene tradito dalla moglie Zee per un uomo più giovane, di nome Eddie. Hanif racconta come nel corso della storia, a partire da Waldo, ogni personaggio cominci a sentirsi “uno zero” e spiega il profondo sentimento che lo stesso Waldo prova nei confronti della moglie e che neppure Anita, cara amica del protagonista, riesce a cambiare. Waldo non è propriamente un personaggio positivo: nel libro infatti emerge il suo lato manipolatore poiché, oltre ad essere un regista di professione, è anche un regista della vita delle altre persone. Waldo è continuamente in gioco tra la vita e la morte, eppure durante tutta la narrazione rimane un personaggio curioso e libidinoso, che insegue le proprie passioni. L’autore, in particolare, è rasserenato al pensiero della morte poiché gli dà un senso di fretta, emergenza, gli fa vivere una vita intensa, nella quale non c’è tempo per dispiacersi.
Secondo Hanif la scrittura è condivisione e scrivere per gli altri porta piacere, infatti si scrive bene quando si dimentica di star scrivendo e l’ego si dissolve.
Sofia Luparello e Costanza Luisoni
Liceo classico Vittorio Alfieri
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