Quest’anno, per contrastare una crisi che si è rivelata anche morale e culturale, si è scelto di trattare come tema principale, al Salone del Libro 2014, il Bene.
Bene con la “B” maiuscola in quanto si vuole sottolineare il tentativo di far risplendere una serie di valori, quasi da tutti dimenticati, in una società che tende ad alimentare il catastrofismo e la rassegnazione. A questi sentimenti si opporranno visioni della crisi più ottimistiche: per alcuni è un punto talmente profondo e inabissato che solo una risalita è possibile, per altri questa è vista come un’occasione di cambiamento e innovazione.
Durante le numerose conferenze il Bene verrà trattato sotto vari aspetti. Primo sarà quello dell’etica, un po’ più alla portata di tutti, inaugurato dalla madrina del Salone 2014, Susanna Tammaro. In questo ambito molti altri scrittori terranno discussioni sull’instabile confine tra il bene e il male e la ricerca di una verità.
Senza abbandonare il campo etico la scienza considererà che i comportamenti umani non discendono da precetti religiosi, bensì dalla necessità evolutiva della specie.Questa conferenza sarà tenuta dall’etologo e primatologo olandese Frans de Waal specializzato in comportamento sociale dei primati, in particolare bonobo e scimpanzé sui quali ha scritto molti libri divulgativi. Oltre che studioso è professore presso la Emory University, direttore del Living Links Center presso lo Yerkes National Primate Research Center, membro dell’Accademia Reale delle Arti e delle Scienze, nei Paesi Bassi, e della National Academy of Sciences. Grazie ai suoi studi ritiene di poter affermare che sentimenti, già molto complessi nell’uomo, sono presenti anche nei primati in maniera riconoscibile. Dunque il bene che noi attribuiamo alla società umana è anche presente nella specie primate, perciò dal momento che è insito nella natura dell’uomo dovrebbe essere semplice da mettere in pratica.
Affrontando argomenti più ardui si parlerà di politica, economia e legge. Di questi si tratteranno le opacità e gli aspetti negativi in quanto non vi è mai uno stato o un’economia completamente stabile e una Giustizia del tutto giusta.
Interessanti dibattiti verranno affrontati, da vari studiosi, in ambito tecnologico. Al centro delle discussioni ci saranno la bioetica e la scuola digitalizzata sulla quale ci si domanda se possa essere un azzardo o un’opportunità da cogliere al volo.
Inoltre verrà messo in discussione un nuovo rapporto tra il mondo delle persone e quello dei beni. Questo poiché si vuole accrescere ulteriormente la sensibilità collettiva, su ciò che riguarda il Bene Comune, spaziando dalle risorse ambientali alle innovazioni tecnologiche.
Altri Beni, da noi sprecati o non valorizzati a pieno, sono quelli Culturali. Come fare ad utilizzarli al meglio? Rimane questo il problema annuale. Esperti dedicheranno i loro dibattiti al bene della conoscenza e a quegli studi, come l’arte e la letteratura, che spesso sono screditati poiché ritenuti inutili. Una speciale attenzione sarà dedicata al lavoro ben fatto e all’artigianato. In essi si ritrovano tradizione e innovazione, cura del dettaglio e, in questo modo, la manualità verrà contrapposta alle astrazioni del mondo virtuale. Poiché molti tra i protagonisti del Lingotto continuano a puntare sulla qualità, l’intero primo padiglione, che prenderà il nome di Officina, è stato dedicato ai grandi maestri del lavoro ben fatto.
Giulia Giacomino
Beatrice Rossini
Liceo classico V.Alfieri
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