Il Festival Internazionale 2014 si occupa anche di gusto, come all’incontro di oggi al mercato coperto. Intervengono Gilles Luneau e Tom Mueller, giornalisti, con la partecipazione di Paolo Bruni del Centro servizi ortofrutticoli. A moderare l’incontro è Cinzia Scaffidi di Slow Food.
Il problema del consumatore moderno è la disinformazione: in America è sufficiente un nome italian-sounding per convincere il compratore medio della bontà di un prodotto. In Italia è necessario sradicare l'”ignoranza generazionale”, che spinge a credere che solo la tradizione autoctona fornisca prodotti di qualità. La famiglia educa al gusto della società, che viene formattato dalle grandi aziende del settore (si pensi ad esempio ai cereali, la cui distribuzione è monopolizzata a livello mondiale da sole quattro multinazionali).
Tale disinformazione è causata da alcune nuove norme che non obbligano i produttori a rendere conto della provenienza dei loro prodotti. Questo provvedimento è visto di buon occhio, ad esempio, dagli industriali del latte, per cui è molto difficile mappare la provenienza delle materie prime. Inoltre la principale fonte di informazioni è il web: questo determina una mancanza di fondi per l’indagine. la caratteristica fondamentale dell’informazione online è la velocità: ciò impone ritmi serrati che non danno il tempo di verificare le notizie, dando come risultato un’informazione piuttosto sommaria.
Nel settore del cibo l’Italia non manca di eccellenze: il vino italiano ha avuto successo grazie alla riscoperta dei vitigni autoctoni, alla possibilità di avere coltivazioni diverse adattate alle condizioni ambientali e valorizzando queste diversità.
L’incontro si è concluso con la degustazione guidata di prodotti locali.
Francesco Visentin (Liceo Ariosto)
Enrico Saggiorato (Liceo Alfieri)
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