“E ho pensato: questo non è il mio Paese. Mi trattavano come se non fossi eritreo”. Queste sono le parole di Ziggy, il protagonista del libro di Erminia Dell’Oro Il mare davanti, edito da Piemme. Presente all’incontro insieme all’autrice, ha raccontato la storia che ha vissuto fin da bambino, quando nacque in mezzo a una guerra feroce e spietata che in tanti subiscono ancora oggi. Quelli che noi definiamo immigrati sono spesso male accolti, sono soggetti a discriminazioni e atti di razzismo. Solo se capiamo che cosa hanno vissuto quotidianamente, possiamo comprendere appieno le loro difficoltà nell’integrarsi in realtà così diverse da quelle del paese di origine, solo se proviamo ad avvicinarci potremo cercare di fare qualcosa per rendere meno difficile la loro situazione.
In questo libro Erminia dell’Oro ci racconta di Ziggy, della sua storia fatta di viaggi, di guerre, di speranza e di tradimenti. Costretto a lasciare l’Eritrea, suo paese natale, a causa delle guerre e delle dittature viaggia attraverso città, deserti, mari, paesi e continenti per riuscire a vivere una vita con dignità, per trovare una terra che lo ospiti come merita.
Quello dell’immigrazione è un tema che Erminia riprende più volte anche durante l’intervista per il Bookblog. Le guerre che Ziggy ha vissuto nell’infanzia e nell’adolescenza lo hanno costretto alla fuga dal suo paese, a un viaggio la cui meta era ancora incerta. Anche l’integrazione fu una sfida difficile: al suo arrivo in Italia, racconta Ziggy, trova una società chiusa, “mancavano i primi diritti”, e per questo motivo andò a Londra e fu triste quando dovette tornare a Milano. Ziggy, il cui vero nome è Tsegenhans, oggi è stato con noi a condividere la sua storia tragicamente vera, una storia che ogni giorno vivono altri “Ziggy”, costretti a fuggire da un paese che non riconoscono più come loro.
È davvero questa l’impressione che vogliamo dare? Dimostrarci chiusi, irrispettosi, rifiutando di accogliere coloro che scappano dalla guerra? Per aiutarli possiamo, come hanno suggerito Erminia e Ziggy, imparare ad essere solidali ed più aperti all’accoglienza.
Giulia Lubatti e Maddalena Luisoni, I.C. Peyron, Torino
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