Qualcuno disse: “… bisogna consentire di frequentare la scuola in tutti i carceri minorili “. È incredibile scoprire che a commettere quel grave errore grammaticale era stata niente di meno che il ministro dell’Istruzione Maria Stella Gelmini.
La grammatica italiana infatti è spesso causa di gaffe imbarazzanti che, come abbiamo visto, non risparmia a nessuno brutte figure. Questo perché viene spesso vista come una materia noiosa e quindi viene “poco studiata”
Valeria Della Valle e Giuseppe Patota, nell’incontro di Pordenonelegge : ‘L’italiano in gioco’, spiegano come la grammatica italiana sia piena di segreti e regole sconosciute ma anche divertenti, a partire dalla sua bizzarra origine: il primo manuale di grammatica nasce infatti come regalo da parte del Cardinale Pietro Bembo alla propria fidanzata (non è un errore!) intorno alla metà del 1500.
Nell’era dei quizzoni, anche la conoscenza della grammatica può essere rinforzata da quiz grammaticali che rendono possibile colmare lacune e risolvere dubbi divertendosi.
Rubrica o rubríca? Collutorio o colluttorio? Sono solo alcune delle domande a cui il pubblico, incentivato dal clima creatosi e dal carisma dei due ospiti, ha risposto con gran partecipazione non sentendosi intimidito da dubbi o risposte sbagliate.
Anzi la partecipazione e l’interesse della platea è salita alle stelle. Sapevate l’etimologia della parola farmacia?Deriva dal latino, farmacum, che significa sia medicina che veleno.
E il ‘carpaccio’ che è comunemente servito sulle nostre tavole?
Avete mai sentito dire che prende il nome da Vittorio Carpaccio il quale era un pittore veneziano a cui piaceva usare il rosso, come il colore della carne cruda di questo piatto.
Con domande e premi, un assaggio del loro libro”L’italiano in gioco “, i due docenti sono riusciti a creare curiosità ed interesse verso la grammatica, con un approccio diverso, per far capire che anche gli argomenti che a prima vista paiono noiosi, con un pizzico di fantasia, possono diventare piacevoli.

Marco Comani, Giulia Grando

Liceo M. Grigoletti Pordenone