“Il vero viaggio non è vedere posti nuovi ma avere occhi nuovi” – Proust

Carofiglio nel corso della presentazione del suo nuovo romanzo, confida agli uditori il fatto di sentirsi a disagio di fronte a determinate situazioni. Disagio dovuto al non sentirsi mai parte e adatto a ruoli che si ritrova a ricoprire. Da questa confessione, nasce lo spunto per la stesura di “Il silenzio dell’onda”. I tre protagonisti non sono mai riusciti a costruire se stessi, continuando ad indossare maschere che li costringono a fingere di essere qualcun altro. Carofiglio con questo romanzo vuole sottolineare come i ruoli non determinino una persona, e come la stessa possa abbattere le barriere di questi schematismi. La letteratura consente ciò e di vivere senza risentimento , e lo scrittore si propone di “raccontare onestamente una storia inventata”. Affrontando una trama ingarbugliata e basandosi su questi temi, il libro s’innova trattando il tempo in maniera drammatica, diversamente dai precedenti scritti.

Marta Diolaiti, Claudia Formigoni & Eller Conti

Galeotto fu il libro

Liceo classico “L. Ariosto”