Non si sarebbe potuto concludere in modo migliore il festival della rivista Internazionale di Ferrara, uno dei capisaldi del giornalismo non solo Italiano ma anche, come sugerisce il titolo del famoso settimanale, estero ed internazionale.
La cerimonia di chiusura, che si é tenuta quest’oggi alle ore 16.30 al teatro comunale, ha assunto le sembianze di una vera e propria festa, articolata su un dibattito fatto di considerazioni pro e contro il giornalismo digitale.
All’incontro, introdotto da Giovanni de Mauro (Internazionale) e mediato da Marino Sinibaldi (rai- radio 3), hanno partecipato Martin Baron (The Washinghton post)e il mediapart Edwy Plenel.
Durante la cerimonia di chiusura si è discusso sul giornalismo visto come uno strumento di divulgazione a cavallo tra la nuova era digitalizzata e il giornalismo di carta delle origini.
Oggi si vendono circa la metà delle copie cartacee di giornali rispetto agli anni 60′, migliaia di giornalisti sono stati licenziati e hanno perso il lavoro all’improvviso, superati dai media e dai social.
Ció nonostante sopravvive ancora un giornalismo investigativo legato alla tradizione, da cui nessuno riesce a separarsi. Una tendenza a leggere l’articolo a cui si è interessati su un giornale, magari a colazione, con l’odore della carta appena stampata che si confonde a quello di una tazza fumante di caffè, piuttosto che dietro ad uno schermo statico e inespressivo.
La tecnologia, senza dubbio, ha coinvolto e influenzato ogni aspetto dell’epoca in cui viviamo, e continuerà a farlo, inevitabilmente.
L’obbiettivo è che le nuove tecnologie possano trovare un punto di incontro con il giornale di tutti i tempi, che non portino alla sua crisi o ad una decaduta drastica e definitiva, ma riescano a migliorarne la lettura, l’analisi e la diffusione, attraverso allargamenti spazio- temporali e approfondimenti mirati ad agevolare e ampliare l’interesse dei lettori su determinati argomenti.
Una stretta di mano tra i quattro ospiti sul palco ha chiuso l’incontro, e, contemporanemente, anche il festival. Il tutto si è concluso in modo talmente caloroso da trasmettere agli spettatori una viva consapevolezza: quella secondo cui il Festival per quest’anno termini qui, ma che si concluda come un arrivederci; al prossimo anno, al prossimo appuntamento, ad internazionale di Ferrara 2015.

Federica Guizzo, Liceo Alfieri Torino

Alessia Roncagalli, Liceo Ariosto Ferrara