Tra i vari premi assegnati quest’anno al Salone del Libro, il ‘Giuseppe Bonura’, premio internazionale per la critica militante, è stato assegnato nella sua quinta edizione al grande scrittore di saggi e critico d’arte, nonchè conservatore del Centre Pompidou a Parigi, direttore del Museo Picasso e della Biennale di Venezia nel 1996 e accademico di Francia, l’autore Jean Clair.
Il premio è stato assegnato dal quotidiano ‘Avvenire‘ e dall’Università Cattolica di Milano il 15 Aprile, in omaggio ai numerosi scritti, diciassette in tutto, sull’Arte, antica e moderna.
Jean Clair, nato nel 1940, studiò prima a Parigi, e in seguito alla prestigiosa Università di Harvard, dove fece un dottorato di filosofia in Arte al Fogg Art Museum.
Tra il 1970 e il 1975 diresse la rivista ‘Chroniques de l’Art Vivant‘ e in seguito insegnò storia dell’Arte alla Scuola del Louvre, dal 1977 al 1980.
Poi fondò il giornale ‘Cahiers du Musée d’Art Moderne‘ e ne rimase il direttore per otto d’anni, dal 1978 al 1986.
Nel corso della sua carriera ricevette sei prestigiosi premi, tra cui il Premio Psyché, nel 1992, e la Medaglia della Storia dell’Arte dell’Accademia di Architettura, fu inoltre nominato Cavaliere delle Arti e delle Lettere.
I suoi saggi sono stati tradotti in numerose lingue, e tra essi ricordiamo La crisi dei musei, Breve storia dell’Arte moderna, L’inverno della cultura, Breve trattato delle sensazioni e La responsabilità dell’artista: le avanguardie tra terrore e ragione.
Al Salone del Libro, Jean Clair terrà una lectio magistralis sul tema ‘Che cosa resta di sacro nell’arte d’oggi’, dopo esser stato presentato da Luca Beatrice e Roberto Righetto e introdotto da Andrea dell’Asta.
Chloè Friard, Redazione Alfieri
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