Nella sala rossa del Salone del Libro di Torino si è tenuto un incontro sulla presentazione di tre libri  che convergono sul medesimo problema: “La breve storia del futuro degli Stati Uniti d’Europa” di Gianni Pittella e di Elido Fazi , “Illusioni italiche” di Luca Ricolfi e “Morire di democrazia” di Sergio Romano, con la partecipazione del sindaco Piero Fassino. Il primo a prendere la parola è stato Pittella, affermando che bisogna risolvere il problema del debito per  superare l’acutezza della crisi democratica, non solo finanziaria. Davanti a questa situazione, o si svolta oppure c’è la fine, lo “spappolamento democratico” della costituzione europea. Pertanto è necessario agire cambiando le politiche economiche e stoppando l’aumento dei disoccupati. A seguito di tali osservazioni è intervenuto Romano, dicendo che la democrazia funziona correttamente in stati omogenei, i cui governi hanno il dovere di lavorare per il benessere generale e per risolvere i problemi dei cittadini. Inoltre questa “democrazia zoppa” è diventata sempre più costosa e il denaro conduce alla corruzione: infatti quando c’è bisogno di tanto denaro per fare politica essa diventa corrompibile, motivo er cui il tasso di corruzione è aumentato in tutte le democrazie. Ha ancora preso la parola Ricolfi, ribadendo che si sta formando l’idea che il grande nemico della politica è la finanza, che oggi ha un grande potere perchè è stata la stessa politica a concederglielo.

 

Teresa Orecchia (Liceo Alfieri)