Storia torinese del Settecento, nozioni di robotica antica, un amore non ricambiato e tanta fantasia: gli ingredienti per La Meravigliosa Macchina di Pietro Corvo, l’ultimo libro di Guido Quarzo, che oggi alle 11.45 ha incontrato i ragazzi nel Laboratorio Autori.
Giacomo è cresciuto in un orfanotrofio, ma lavora come apprendista dal miglior orologiaio della Città, Mastro Pietro Corvo. Questi è follemente innamorato della bellissima Irina, che però non lo ricambia così decide di “sostituirla” con un automa. E proprio la costruzione dell’automa darà inizio a una serie di avventure che porteranno i protagonisti ad acquisire una maggiore conoscenza di sé.
Guido, sempre abile e coinvolgente nell’intrattenere il suo pubblico, ha condotto i bambini presenti in un viaggio alla scoperta di fantasiosi meccanismi ad orologeria e divertentissimi aneddoti sulla Torino del Settecento, un esempio tra tutti l’assurda intrusione di un orso all’università. Ma come fa Guido a sapere tutte queste cose? Sono il frutto di un lungo lavoro di documentazione, ci racconta, sia sulla storia degli automi sia su quella della mia città natale, Torino, che ho raccontato anche nella guida per ragazzi I Bambini alla Scoperta di Torino.
Guido ha dichiarato di aver pensato a questa storia per vent’anni e, quando finalmente ha iniziato a scriverla, ne ha prodotte ben tre versioni, per poi capire che la migliore era anche la più semplice.
“Si scrivono sempre libri su altri libri.” afferma citando Umberto Eco “Io ho messo insieme un po’ della Storia reale, anche se ogni tanto ne ho modificato il corso e di qualche personaggio storico ho inventato la personalità. Insomma ci ho messo la mia parte di fantasia, perché qualcosa dovevo pur inventarlo, no?”
Sara De Mola, Ariel Vultaggio e Giorgia Montefusco, S.M.S Caduti di Cefalonia
Matteo Santise, S.M.S Peyron
Giulia Cibrario, Tutor FuoriLegge
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