Quello che Lia Celi e Andrea Santangelo vogliono fare della storia è stravolgerne lo stereotipo d’apprendimento noioso e pesante. Secondo loro la storia deve essere facile da divulgare per garantire maggiore diffusione dell’informazione ma attraverso un metodo divertente ed esclusivo. Così nasce il loro nuovo libro “Mai stati meglio. Guarire con la storia” che racconta come anche la storia possa curare i malesseri quotidiani. Durante la presentazione sfatano il mito secondo cui chi non conosci il proprio passato è condannato a ripeterlo: “La storia non serve a nulla, non insegna niente”. Così la Celi spiega che gli eventi storici debbano  essere visti più come un teatro che come qualcosa di utile e pratico, dove vengono sviluppate curiosità e passioni.

L’importanza della conoscenza dei fatti passati aiuta a evitare una visone pessimistica del presente. Infatti ,come spesso gli autori ribadiscono, siamo un popolo di “ lamentoni, catastrofisti, e nostalgici”. L’autore enfatizza come avendo perso la nozione del tempo, abbiamo invece acquistato il valore della vita umana. Questo anche grazie ai mass-media, costantemente aggiornati ma al contempo pessimisti. L’abbondare di informazione negative, vengono assimilate dal nostro cervello, tanto da oscurare quelle positive. Aspetto importante è la criticità, con cui analizziamo gli eventi, senza tralasciare la gratitudine. Facendo riferimento alla condizione femminile, la Celi ribadisce come la donna non abbia mai raggiunto uno stato di benessere come quello dei nostri giorni. Basti pensare quanto una ragazza di vent’anni possa essere più padrona di se stessa di quanto non fosse la regina Elisabetta I.

Rispecchiando la leggerezza del loro libro, Santangelo propone una serie di stravaganti leggi ancora in vigore.  Sempre  rifacendosi al concetto di una ‘storia divertente’ e utile  per affacciarsi al futuro sorridendo, racconta come un evento ingiusto possa avere ripercussioni positive postere. L’incontro si è concluso con una serie di simpatici ‘fale’ pronunciati da celebri personaggi storici, dove emerge l’aspetto ingannevole della storia.

Sara Gurizzan; Silvia Pivetta

Liceo M.Grigoletti Pordenone