Andrea Princivalli, giovane e brillante grafico e animatore, ha tenuto oggi -18 settembre- nella “sala incontri” della Biblioteca civica di Pordenone la conferenza interattiva “Il giro del mondo in 80 film”. Poco prima che l’incontro avesse inizio la sala si é velocemente riempita di scettici e assonnati ragazzi tra gli otto e i dodici anni, accompagnati da diverse insegnanti. Non appena però Princivalli ha esordito con il suo modo di fare accattivante e ironico l’attenzione del giovane uditorio é stata magicamente catturata. Fin da subito, a partire dalla semplice domanda “cos’é il cinema?”, si é sviluppato un dialogo reso dinamico dagli interventi e dalle numerose domande dei ragazzi sulle origini dell’universo cinematografico e più in particolare di quello dell’animazione. Dalla prima proiezione cinematografia dei fratelli Lumiere nella Parigi del 1895, si é passati ai corti di Méliès, poi al Mickey Mouse di Walt Disney, per finire a parlare della moderna animazione digitale. Sono state inoltre approfondite alcune tecniche di animazione meno comuni quali “sabbia animata”, “olio su lastre di vetro”, “pixillation”, che consiste nell’accostamento di fotografie in sequenza, e “stop motion”, che ha lo stesso principio della “pixillation” ma interessa maggiormente oggetti inanimati. Inoltre alcuni di questi metodi sono stati ripresi e migliorati, per esempio il “rotoscope”, con cui si animano dei disegni prendendo spunto da movimenti di persone reali, si é evoluto nel “motion capture”, utilizzato al giorno d’oggi nella maggior parte degli effetti speciali e dei cartoni animati. Ed é proprio a bordo della fantastica macchina dei cartoons che é stato intrapreso il metaforico “Giro del mondo”, analizzando come i cartoni animati siano cambiati attraverso i luoghi e i tempi. Dal Giappone del celeberrimo e amatissimo Dragonball, che si é rivelato essere in realtà una fiaba appartenente alla tradizione cinese, alla Russia geniale e al nostrano Collodi si é realizzato un percorso inaspettatamente coinvolgente. Al termine dell’incontro l’animatore ha suggerito al suo pubblico di annotare il nome del grande Méliès, nel caso qualcuno volesse approfondirne la conoscenza, e, sotto gli sguardi stupiti degli adulti in sala, il suo consiglio é stato accolto con entusiasmo. Un sorriso d’intesa é allora comparso sul viso delle molte professoresse, inevitabilmente rallegrate dalla consapevolezza che anche i loro giovani allievi fossero stati ammaliati dalla splendida storia dell’evoluzione del cinema.
Il tutto è stato curato dall’associazione culturale CinemaZero, la quale, fondata in onore del celebre regista di origini casarsesi Pier Paolo Pasolini. La sua figura svolge un ruolo molto importante in ambito culturale letterario e teatrale nella città di Pordenone, oltre ad essere punto di riferimento per studiosi, critici e giornalisti di livello internazionale.
Alessandra Sacchi, Redon Kodheli
Liceo Alfieri Torino
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