Non si è trattato di un concorso o di una competizione in senso stretto ma di un momento di lancio per il progetto dell’anno scolastico che verrà: a chi ha organizzato il progetto premeva soprattutto trovare delle parole rappresentative e sentite dai ragazzi come adatte a combattere la violenza contro le donne. Tra tutte quelle che ci sono arrivate, che sono davvero tante, pubblichiamo in questo articolo quelle che sono state scelte come rappresentative, rappresentano la voce dei ragazzi. Non tutti i ragazzi erano presenti e non tutti hanno potuto leggerle personalmente. Loredana Lipperini, che ha condotto l’evento, è stata anche la loro voce. Le parole che ci sono arrivate erano tutte significative: le trovate in questa pagine
Silenzio
Di chi vede e non interviene, di chi sente e non denuncia, di chi ha paura e non si ribella.
Giulia, Scuola Ospedaliera 2° grado annessa Osp. Regina Margherita Istituto tecnico Levi Torino
Voce
Ritengo sia quantomai vitale oggi, dare una voce, alle migliaia di compagne, mogli, madri che vengono aggredite, violentate, uccise, da chi ritiene di amarle. E’ necessario proteggere tutte le donne che rimangono in silenzio, non solo per paura delle violenze psicologiche e fisiche, che esse stesse possono subire, ma per tutelare i propri figli, che spesso rimangono vittime di questo brutale circolo vizioso. Dobbiamo essere noi la loro voce. Denunciando I soprusi e le violenze, potremmo proteggere donne e bambini innocenti.
Sara Hamado classe 3aB Liceo Ariosto Ferrara
Mia
Mia perché è cio che è per l’uomo violento e possessivo la ”sua” donna, compagna o moglie.
‘’Mia” perché non è più amore, ma solo possessione morbosa.
”Mia” perché la ”sua” donna è solo sua, non può perderla perché perderla sarebbe un attacco alla sua virilità.
Chiara Vitale, SMS Leonardo da Vinci Orbassano
No!
Ho scelto questa semplice parola perché spesso non servono discorsi o parole lunghe e complicate per parlare di un tema così delicato, il “no” come risposta è più coraggioso ed efficace per combattere la violenza ed è semplicemente un piccolo passo per spegnerla
Caterina Massarenti, Liceo Classico Ariosto Ferrara
Sapevano
La parola che vorrei vedere cancellata dagli articoli che raccontano di violenza sulle donne è SAPEVANO.”Muore uccisa dal suo ex compagno. Le autorità sapevano, aveva già esposto denuncia per stalking”. ”Sapevano” è la parola che mi fa più rabbrividire in una notizia del genere. Sottintende <<Sapevano, ma forse non le hanno dato troppa importanza. Sapevano, ma non potevano farci granché. Sapevano, ma non è bastato. >> Qualcuno sapeva, ma ormai la donna è morta. La sua vita poteva essere salvata, risparmiata, rispettata! Proprio perchè SAPEVANO, qualcuno sapeva! Ma questa donna, queste donne, sono morte lo stesso. E quando sapevano che sarebbe potuto accadere, beh, è allora che questi delitti si trasformano in tragedia
Ludovica Barbieri Liceo Classico Ariosto Ferrara
Dignità
Difesa delle propria
Indipendenza e libertà dalla
Gente che
Non capisce
Il
Tuo dolore e
Angoscia
Per questo DIGNITA’è una parola da salvare
Monica Varnier 1 E Liceo Scientifico Grigoletti- Pordenone
Dignità
Scelgo la parola dignità perchè una donna che subisce una violenza riceve un’ offesa tale da sentirsi ” mancare ” nel suo diritto a essere persona rispettata e valorizzata. Una donna maltrattata, picchiata o violentata viene privata di ciò che è l’ essenza dell’ essere umano e cioè la facoltà libera e consapevole di scegliere e di agire, di esprimere se stessi, di dichiarare sempre e ovunque le proprie idee anche quando queste non coincidono con il pensiero e la volontà di un altro ( esempio di uomo- maschio). L’ uomo che esercita la violenza sulla donna diviene il più infimo tra gli esseri viventi ed annulla la sua umanità
Daniele Alessi 1B Liceo Classico Alfieri Torino
Ansia
La paura che ti tormenta giorno dopo giorno, mesi dopo mesi, anno dopo anno, quell’ansia che non ti fa dormire la notte e vivere il giorno, cercando di svegliarsi al mattino e sperare sempre che quella persona che un tempo ti amava sparisca per sempre da te.
Martina Colavito, Valentina Calì, Sonia Arena Casa di carità Arti e Mestieri – Torino
Fiducia
Fiducia: in una coppia la fiducia è al primo posto. Rovinare il volto a una donna, non permetterle di avere rapporti amichevoli con altri o tenerla nascosta in casa per paura di perderla sono solo atti criminali.In un rapporto, la fiducia non deve mai mancare
Indifferenza
Lisa Dardano, Erika Putze, III A della Scuola Secondaria di 1°grado di Mongrando (BI)
La parola che ho scelto è INDIFFERENZA : un termine che non dovremmo più sentire . Ormai molte persone sono indifferenti verso i fatti che accadono tutti i giorni , quindi ognuno nel suo piccolo dovrebbe impegnarsi perchè le donne che conosce siano rispettate e non essere indifferente verso ciò che accade nel mondo.
Andrea Trentalanghe, SMS Caduti di Cefalonia, Torino
Chiarore
Ho scelto questa parola perché c’è bisogno di luce, in molti sensi; le donne vittime di violenze necessitano di aiuto e, per far sì che lo ricevano, è necessario che non si nascondano nell’ombra della vergogna e della paura. C’è bisogno di un raggio di sole, un chiarore che ridia loro la vita.
Vittoria – scuola ospedaliera di II grado attiva presso l’Ospedale pediatrico Regina Margherita, annessa all’ITSSE Levi di Torino
Ossimoro
Così come “urlo silenzioso”, amare picchiando è un ossimoro: non può esistere un amore basato sulla violenza
Elia – scuola ospedaliera di II grado attiva presso l’Ospedale pediatrico Regina Margherita, annessa all’ITSSE Levi di Torino
Gelosia
LaGelosiaNon èLa figliaDall’amore,PerchéSpessoLo uccideCon il suoVeleno
IIancu Andreea, 2A, Primo Liceo Artistico, Torino
Forza
Sì, FORZA è la parola più giusta da affiancare alle donne.
Naturalmente leggendo ‘FORZA’ viene in mente la forza fisica nelle braccia o nelle gambe e, di conseguenza, si ritiene che l’uomo sia più forte.
Beh…ecco, io intendevo la forza d’animo, la forza che ogni donna ha dentro, la forza di rialzarsi dopo essere caduta.
Se si dovesse fare una sfida a ‘braccio di ferro’ tra la forza nelle braccia dell’uomo e la forza d’animo delle donne, penso proprio che…il braccio vincente sarebbe quello della donna!!!
Emanuele Attardi, classe 3 H, Scuola Media Statale CADUTI DI CEFALONIA -Torino
Rispetto
Bisogna avere rispetto verso TUTTI, senza distinzioni di età, sesso, provenienza e condizioni sociali.
Il rispetto non è lusso per pochi, ma diritto di tutti
Michael Bonelli, Hada Katerina, Margherita Pellegrino- Azienda Formazione Professionale- Centro di Cuneo
Ruote
Una ruota alla volta, le donne dell’Arabia Saudita inseguono la libertà di movimento. Per ora hanno ottenuto il permesso di condurre biciclette e moto, ma solo in determinate aree, accompagnate da un parente maschio e vestite da capo a piedi.
Matelda Cosulich, I C,Liceo Classico statale A.D’Oria di Genova
Educazione
S’insegna alle donne a difendersi dagli uomini ma non s’insegna agli uomini a non aggredire le
Erika – scuola ospedaliera di II grado attiva presso l’Ospedale pediatrico Regina Margherita, annessa all’ITSSE Levi di Torino
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