Dopo il dovuto silenzio di un minuto in ricordo della tragedia dello scorso 3 ottobre a Lampedusa, nella piazza municipale di Ferrara, davanti ad un pubblico numeroso, l’Unione europea è stata oggetto di discussione e dibattito tra due fazioni contrapposte. I componenti di queste, provenienti dai licei Roiti e Ariosto di Ferrara, divisi tra favorevoli e contrari, hanno esposto attraverso un “botta e risposta”, in presenza di tre giurati, le loro idee. L’accusa ha esordito con un attacco diretto affermando che l’intera UE è lanciata verso “un autentico cataclisma sociale” a causa dell’inezia di chi invece di agire si limita a parlare. “Il trattato di Lisbona è un vero golpe europeo, che compromette la democrazia di diversi stati” – così ha continuato un accusante – “La mancata elezione popolare di rappresentanti scelti è un’evidente falla di questo sistema politico”. La difesa, in risposta, ha presentato, sotto forma di un dialogo tra pendolari, un confronto tra vecchia e nuova europa che non ha però convinto il pubblico presente. Infatti, a metà dibattito, il mediatore ha proposto un’alzata di mano per esprimere la preferenza tra le due fazioni. Il risultato ha evidenziato come il gruppo contrario abbia saputo esporre meglio le proprie ragioni. Sebbene durante il dibattito non si sia riusciti, come previsto, ad appianare le divergenze di opinioni è stato individuato un punto in comune che ha messo d’accordo tutti: Servono più coesione e solidarietà per l’Europa di domani, soltanto così si restituirà la fiducia che manca ai molti cittadini insoddisfatti.
Marta Tolosa e Francesco Dalle Rive, Liceo Alfieri
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