Raggiungere uno stato di benessere psicofisico permanente, un livello di consapevolezza che va oltre l’alternarsi di gioia e tristezza, è possibile grazie allo Sahaja Yoga. Duilio Cartocci presenta il suo libro La felicità possibile, edito per La Cultura della Madre, ad un pubblico che di yoga non se ne intende, ma che, allettato dall’ipotesi di un benessere interiore, ha riempito la Sala Avorio, domenica 11 maggio alle ore 11.

Il suo testo ha portato argomenti scientifici a dimostrazione della tesi che l’uomo è biologicamente pronto per compiere un nuovo passo verso l’evoluzione: il raggiungimento della pace interiore. Il Il libro prende ispirazione dalla dottrina dello Sahaja Yoga, del quale il testo guida è Viaggio interiore, di Shri Mataji, chiamata “Madre” da tutti i praticanti di questa tecnica di meditazione. Lo stato di consapevolezza senza pensieri, obiettivo della meditazione, viene raggiunto quando l’energia latente contenuta nel “Kundalini” (osso sacro) è risvegliata e attraversa i Sette Chakra percorrendo il Canale Centrale, fino ad arrivare alla corteccia cerebrale che è sede di Ego e Superego, per poi essere rilasciata dal corpo come una sorta di cascata.

A questo punto interviene Mauro Cipullo, presentando al pubblico Nel Regno di Lagoleone, favola per bambini, ma anche per adulti, che racconta il processo di crescita sociale di un gruppo di leoni in una savana immaginaria. Per i felini di Lagoleone, l’acqua è inizialmente “l’elemento proibito”: il racconto di Cipullo narra come questi leoni arriveranno, alla fine, a conoscere l’elemento e a renderlo vitale, grazie all’idea di uno dei cuccioli.

Prima di concludere, Guido Di Scalzo, che pratica Sahaja yoga da più di vent’anni, invita il pubblico a provare in prima persona un piccolo assaggio di questa tecnica di meditazione: senza scarpe e ad occhi chiusi, ognuno dei partecipanti risveglia l’energia del Kundalini per la prima volta nella sua vita. Al termine c’è chi confessa di aver avvertito un lieve pizzicore alle dita, o una brezza fresca sui palmi delle mani… Misticismi o no, Cartocci ha ribadito che imparare a conoscere noi stessi è il primo passo per raggiungere la felicità e poter relazionarsi nel modo corretto, e la meditazione è senz’altro il modo più efficace e indolore per ottenerla.

Micol Benini e Francesco Lipparini, Liceo Classico L. Ariosto, Ferrara