«Il percorso che va da una testata a un inchino è un cammino di civiltà», dice Luigi Garlando, autore di ‘O Maé.
La storia, edita da Piemme, nasce dall’incontro con Gianni Maddaloni, maestro di judo, che nella sua palestra di Scampia insegna ai ragazzi a combattere per la legalità, contrapponendo alle regole della camorra il decalogo del suo clan: fedeltà, coraggio, umiltà, altruismo, temperanza e rispetto degli altri in primo luogo.
Entrambi hanno voluto parlare della Scampia del bene e della normalità, non di quella del degrado e della criminalità. A Scampia, infatti, non c’è solo la camorra, ma ci sono anche tante famiglie normali e tante persone oneste che cercano di dare forza ai sogni e alle speranze dei ragazzi, togliendoli dalla strada. Il maestro Maddaloni crede molto nei giovani e pensa che i ragazzi siano non il futuro ma il presente del nostro paese.
Come una vera squadra, Luigi e Gianni hanno saputo raccontare con leggerezza una storia dura e commovente su verità importanti. Ecco l’intervista che abbiamo realizzato in redazione con Gianni Maddaloni e l’intervista a Luigi Garlando.
Emanuele Vanzanella e Marco Santise, scuola secondaria di primo grado Peyron – Torino
Elisa Scovazzi, liceo scientifico Majorana – Moncalieri
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