La libertà è la possibilità di guardare in faccia chi è diverso da te.

Tutti hanno diritto alla libertà indipendentemente dal colore della pelle o dal sesso.

Anche ai giorni nostri il mondo è meno libero di quello che sembra.

Per evitare di cadere in questa schiavitù mediatica dobbiamo continuare a porci domande, dobbiamo pensare con la nostra testa e non ci dobbiamo far condizionare da quello che sentiamo tutti i giorni attraverso la televisione e la pubblicità.

Questo è il messaggio dell’ultimo libro di Francesco D’Adamo, Oh, freedom, edito da Giunti. Il romanzo racconta della schiavitù attraverso gli occhi del piccolo Tommy, che lavora con i genitori in una piantagione di cotone.

La schiavitù di Tommy non è però destinata a durare a lungo. Infatti grazie alla guida di Peg Leg Joe e dei canti spirituals, lui, la sua famiglia e alcuni loro amici riusciranno a scappare e ad arrivare in Canada, dove la schiavitù non esiste.

D’Adamo dice che ammira molto ragazzi come Tommy, Iqbal e Malala che si sono battuti per la loro libertà e hanno avuto il coraggio di ribellarsi all’ingiustizia e ai soprusi. Non sa come si sarebbe comportato lui al posto di Tommy: infatti possiamo capire come potremmo reagire a una determinata situazione solo vivendola personalmente, e mettendoci alla prova.

D’Adamo ha già in mente altre idee di romanzi sul tema della libertà, perché crede che ognuno di noi debba combattere per i propri diritti. Lui, che da giovane andava in piazza a protestare, ora protesta scrivendo libri, e ci saluta con queste parole: “Io sono un illuso, perché voglio la libertà e combatto per questo; ero un illuso a 16 anni, lo sono ora e sempre lo sarò”.

Ecco la videointervista con l’autore che abbiamo realizzato in redazione: https://www.youtube.com/watch?v=U9JBFTzTOeE

 Emanuele, Matteo e Sabrina, scuola secondaria di primo grado Peyron – Torino