Sono 10 le vincitrici che debutteranno nell’innovativa Area Startup, spazio dedicato a 10 neo imprese internazionali che offrono servizi innovativi per l’utilizzo dei contenuti editoriali. Innovazione, uso originale delle tecnologie, creatività, fattibilità dei progetti e capacità di ingaggio sono stati i requisiti principali per eleggere le migliori aziende che contribuiscono a trasformare e sviluppare i prodotti editoriali in formato digitale.
20lines è la piattaforma trevigiana che promuove il social reading, sulla quale chiunque può scrivere, leggere e condividere a costo zero racconti brevi. Mira a promuovere gli autori emergenti, traslando il principio di Youtube nel mondo dell’editoria, avvicinando i lettori a migliaia di racconti che possono commentare e votare.
Bliu Bliu è la startup lituana nata nel 2013, la quale si occupa dell’apprendimento delle lingue straniere attraverso materiale originale, basato sugli interessi degli utenti e comprensibile, provenienti dalle piattaforme web in lingua originale. Su questa non si impara la lingua, ma si approfondisce la conoscenza e la si amplia.
JB Labs, torinese, presenta il progetto Grimm-GRow In MultiMedia, che si compone di un’e-book e un’applicazione per bambini da 0 a 10 anni, che stimola e aiuta i bambini all’approccio con la lettura. Con la possibilità di selezionare la fascia d’età si può seguire l’evoluzione emotiva e verbale e l’apprendimento pre-scolare e scolare della letto-scrittura.
Xoonia è l’azienda milanese che sviluppa software interattivi, come Logo Interaction e Gesture Presentation, consentono di interagire con uno schermo e i suoi contenuti multimediali attraverso i movimenti delle mani e del corpo, senza il bisogno di utilizzare comandi a distanza e toccare lo schermo.
Queste e molte altre, come MaieuticaLabs, Newscron, Pubcoder, Spam, Timbuktu e Tworeads, sono le aziende che avranno a disposizione un’arena rivolta al pubblico per permettere di scoprire, provare e comprendere i loro prodotti e l’occasione di presentare il proprio progetto agli editori del Salone e agli investitori.
di Martina Locastro
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