Flavio Caroli, scrittore e critico d’arte, ha presentato il suo nuovo libro “Il volto dell’occidente” nell’Arena Bookstock del salone del libro. “Credo di essere monomaniaco, non faccio altro che scrivere libri che volevo realizzare già 40 anni fa” ha dichiarato, suscitando il sorriso nei presenti. Egli ha poi continuato a parlare per spiegare lo scopo di questo lavoro,
ovvero ricostruire i fatti e le opere che hanno dato forma al pensiero occidentale del XXI secolo.”In ogni civiltà,come nella vita di ogni persona, arriva il momento in cui bisogna tirare le somme,fare il punto della situazione”.Il fine era proprio quello di determinare ciò che fonda il DNA della nostra visione del mondo,ma per Caroli è stato un duro lavoro, dato che ha dovuto mettere da parte le opinioni personali.”Mi sento terribilmente in colpa per non avere inserito anche Fontana, ma ho dovuto essere obiettivo” ha detto lo scrittore. Collocando l’inizio del XX secolo artistico con la fine dell’800, grazie ai quadri di Van Gogh , questa conferenza ha dimostrato che c’è ancora molto da scoprire del periodo che crediamo tutti di conoscere bene. Caroli ha poi continuato dicendo che l’Avanguardia è stata la prima ad interrogarsi sul futuro, finendo in una spirale di domande diversa per ogni artista. “E’ per questo che, secondo me, essa debba essere ribattezzata Avanguardia del dubbio, il continuo chiedersi di più è ciò che la rende moderna” ha detto lo scrittore. La presentazione del libro si è poi conclusa con un grande applauso e chiunque vi abbia partecipato ne è uscito arricchito culturalmente.
Di Francesco Dalle Rive del Liceo Classico Alfieri
Nessun commento
Non ci sono ancora commenti, ma tu potresti essere il primo a scriverne uno.