In occasione dei cinquant’anni dalla pubblicazione de “La tregua” di Primo Levi, si è tenuto stamattina al Salone del libro di Torino, un reading che fa parte di una serie d’iniziative relative all’autore, uno degli italiani più tradotti nel mondo. Le letture erano tratte da diversi libri come “Se questo è un uomo”, “I sommersi e i salvati”, “Lilìt e altri racconti” e, naturalmente, “La tregua”. I lettori, molti dei quali giovanissimi, erano delle nazionalità più disparate e leggevano in italiano, tedesco, francese, inglese, rumeno, russo, polacco, greco, ebraico, arabo, cinese, bulgaro e romanès. Dalla prima all’ultima, le interpretazioni sono state molto emozionanti, anche se la musicalità di alcune lingue ha unito in maniera più forte il pubblico alle parole dell’autore rispetto ad altri idiomi ai cui suoni probabilmente non siamo così abituati, come per esempio il cinese o il russo. Nonostante la grande carica di emozioni generale, è dipeso anche dagli interpreti quanto le letture siano state toccanti, dato che a volte avrebbero potuto rendere meglio le espressioni dello scrittore senza voler strafare e mettendosi “al servizio della lettura”.
Giulia Mangolini, Liceo Ariosto
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