Scuola, scuola, ancora scuola ……
È stata la presentazione di stamane del libro “Prof. Non capisci niente!”, insieme all’autrice Emanuela Nardo, a focalizzare l’attenzione di molti insegnanti e studenti del Liceo Grigoletti, protagonisti dell’evento, sulla bellezza dello stare a scuola e dell’apprendere.
Esordisce con un caloroso saluto la presentatrice, professoressa Stefania
Savocco e parte (anzi non parte proprio e richiede l’intervento dei tecnici, come in tutte le dirette che si rispettano!) la proiezione del book trailer girato dai ragazzi delle classi III C e IV E Grigoletti, cioè sempre noi, i blogger.
Una piccola sorpresa che lascia tutti, compresa l’autrice, piacevolmente colpiti.
Ed è proprio da qui che la professoressa Nardo inizia ad esporre alcune delle diverse tematiche presenti all’interno del suo libro.
Molto importante, infatti sollecita l’intervento successivo del professore Alberto Albarea, è il tema dell’apprendimento significativo. Un metodo efficace e veloce di apprendimento che permette
agli studenti di integrare nuove informazioni con quelle già possedute, sviluppando la capacità di autovalutazione, di pensiero critico e di metariflessione, trasformando le conoscenze in vere e proprie competenze.
Sentimenti come la gioia e la felicità, come ci spiega Alberto Albarea, rappresentano una potente molla alla motivazione scolastica. Sono le uniche cose che ci danno autonomia e consapevolezza quando si supera
un ostacolo, a differenza del divertimento fine a se stesso che ci estranea.
A seguire, l’intervento del dottorando Giacomo Bisceglie,il quale richiama l’attenzione dell’intero pubblico sul populismo scolastico. Bisceglie cerca di spiegare il concetto a tutti i presenti, mediante una piccola scenetta con la drammatizzazione di Valerio Zaina, riproducendo situazioni verosimili in un giorno di scuola. Con questa scenetta, oltre a divertirci, Bisceglie ci invita ad analizzare i problemi da un punto si vista più ampio, perché i problemi scolastici sono molto più complessi di quello che si pensa e soprattutto,
a non generalizzareo banalizzare, come molto spesso si fa.
In conclusione, le domande da parte del pubblico, rivolte all’autrice.
” Si riconosce nell’ideale di professore come descritto nel suo
libro?”
La professoressa Nardo sorride alla domanda e replica:”Assolutamente no. Tutti noi cresciamo nell’imperfezione, insegnanti e studenti. Poi l’ideale, è quello che si costruisce assieme e alla fine
non è solo ideale ma diventa realtà “. E lo stesso accade per lo studente ideale che solo il cattivo insegnante vorrebbe uguale a sè.
Con queste sagge parole e un energico applauso si conclude un altro degli eventi di PordenoneLegge 2014.
Alexia Strazimiri
Liceo Grigoletti Pordenone
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