Antonio è un ragazzo di 13 anni che vive nel quartiere Sanità di Napoli, in una famiglia assistita dai servizi sociali. Un giorno la sorella maggiore Letizia si sposa con Bruno. La madre, con dispiacere, affida suo figlio Antonio alla sorella e al marito che vanno a vivere a Scampia.

Il ragazzo si troverà di fronte a una realtà insospettata che lo sorprenderà: Bruno si rivela cattivo, volgare e sfruttatore, ed è coinvolto nello spaccio e nel commercio illegale e oltretutto obbliga Antonio ad aiutarlo. Il ragazzo viene così avviato allo spaccio della droga e al furto organizzato insieme ad altri compagni. Sono tutti sotto il controllo di Michele l’Inglese, un delinquente a cui non si può dire no. È il boss. Il ragazzo, che si dimostra bravo in questo “lavoro”, si conquista la fiducia di Michele.

Settimane dopo, Antonio incontra Arturo, un insegnante impegnato a far conoscere il divertimento semplice e sano, quello che tutti i ragazzi dovrebbero vivere. Arturo riesce a trovare così il lato buono di Antonio e di tutti i suoi compagni.

Quando il boss e Bruno si accorgono dell’assenza dei ragazzi al lavoro, picchiano Arturo e distruggono il centro dove si riuniscono. Arturo spaventato vorrebbe quasi rinunciare ad aiutare i giovani e a toglierli dal controllo dei malavitosi.

Ecco che tutti i sogni dei ragazzi e le loro speranze di una vita diversa e onesta si infrangono e capiscono che dovranno combattere contro la mafia.

Ho trovato questa storia molto bella, l’autrice mette in risalto la figura di Antonio che dal di fuori sembra un duro che non si fa sottomettere da nessuno, ma quando conoscerà Arturo, cambierà.

Ragazzi di camorra, di Pina Varriale, è un libro davvero adatto ai ragazzi ed è una lettura semplice e istruttiva.

 

                                                  Emi Palmieri, 3 H SMS Peyron, reporter Fuorilegge