Lavoro, scuola, amici e… scout. Questa è la vita dei ragazzi di Pruneto, un paesino sugli Appennini scampato alla furia della Prima Guerra Mondiale, nel 1926.

La vita di questi ragazzi scorre semplice e allegra: credono nei loro nobili ideali, vivono a contatto con la natura, crescono insieme coltivando i propri valori e idee, aiutano gli altri, diventano un gruppo unito, secondo i principi dello scoutismo.

Ma l’autonomia e la possibilità di pensare con la propria testa, insegnamenti trasmessi dallo scoutismo, non piacciono al regime: Mussolini impone lo scioglimento di tutti i gruppi scout sul territorio nazionale e la nascita dell’Opera Nazionale Balilla che si occuperà dell’inquadramento fascista dei giovani.
Ma questi ragazzi hanno le idee chiare, e non accettano di sottomettersi alle nuove disposizioni che non condividono. Sono quindi disposti a tutto pur di restare liberi e andare avanti come pensano che sia giusto. Decidono così di ribellarsi…

Questo libro è ispirato a una storia vera, la storia delle Aquile Randagie. Era un gruppo scout lombardo che durante gli anni del fascismo ha aiutato molti personaggi scomodi al regime a espatriare in Svizzera.

L’autore ha ringraziato il coordinatore dell’incontro, Eros Miari, per le domande originali che gli ha posto, che gli hanno permesso di spiegare l’aspetto umano che caratterizza il libro. Ci ha confessato anche come l’idea iniziale, quella di scrivere un racconto puramente di avventura, sia poi sfumato in un libro di più ampio respiro che, su uno sfondo storico, ha messo in risalto la vita dei protagonisti e i loro rapporti.

Lo scrittore è stato capace di spiegare il suo libro e il periodo storico in cui è stato ambientato con parole semplici, che anche noi, che viviamo in una realtà molto distante, siamo riusciti a comprendere.
Ed è importante che qualcuno pensi ad affrontare questi temi complessi anche attraverso una storia di avventura per ragazzi, in modo che nessuno li possa dimenticare…

Sara De Mola e Sara Tavella, S.M.S Caduti di Cefalonia