Il dibattito sulla crisi ucraina e il ruolo di Mosca, argomento attuale molto discusso negli ultimi tempi, viene mediato da Andrea Pipino, giornalista di Internazionale, con gli interventi di Ilya Azar, giornalista russo recentemente licenziato per la mancanza di completo adempimento alla propaganda russa, Georgij Bovt e Bernard Guetta, che lavorano rispettivamente al quotidiano russo Russkiy Mir e France Inter.
L’ultimo evento che segna la questione Russia-Ucraina è l’accordo di tregua stipulato a fine settembre, che, secondo Ilya Azar, non è pienamente osservato, in quanto riguarda solo le questioni politiche e non quelle civili, essendo la guerra ancora in corso. Gli esperti spiegano allora cosa potrà succedere nel futuro della Russia: il giornalista francese sostiene che in un primo momento sarà Putin a prevalere, ma successivamente la crisi economica, causata anche dalle sanzioni che colpiscono il ceto medio, sarà sempre più influente a tal punto da provocare ribellioni contro il potere del primo ministro. Bernard Guetta ritiene inoltre che il sogno russo è quello di ricostruire l’Impero precedente all’Unione Sovietica, allargando i confini nazionali per garantirne l’unità e continuità territoriale. Si sviluppa così in Europa, dopo la grande battaglia ide0logica della guerra fredda, “una riaffermazione del nazionalismo”, come confermano anche le vicende avvenute nel Regno Unito, per quanto riguarda l’indipendenza scozzese, e nella Spagna, per la volontà indipendentista della Catalogna. I giornalisti temono dunque che il ventunesimo secolo vedrà “il ritorno di un tempo molto travagliato per la storia europea.”
In seguito Georgij Bovt fa luce sul ruolo che i mass media hanno svolto durante la rivoluzione ucraina. Infatti, la televisione russa è  interamente controllata dalla propaganda statale, che diffonde solamente la notizia secondo la quale “a Kiev una giunta fascista ha preso il potere e nel Dal Mas donne e bambine vengono uccise da truppe ucraine”. Queste informazioni, non del tutto veritiere, vengono accompagnate con immagini per suggestionare l’opinione pubblica. Solamente il web rappresenta una libertà di informazioni, diverse da quelle imposte dai quotidiani russi. Un esempio rappresentativo della grave distorsione delle notizie, è quello di Ilya Azar che, licenziato in seguito a un’intervista a un esponente dei paramilitari ucraini, apre un sito di informazione libera per sottrarsi al controllo delle autorità russe.
E’ impressionante come, dopo tutti i sacrifici e gli avvenimenti che si sono susseguiti nel corso della storia, la libertà di stampa non sia ancora ovunque affermata e garantita, essendo talvolta condizionata dalla rigidità di pensiero di alcuni regimi.

 

Giulia Bigliani, Liceo Alfieri

Irene Pontecchiani, Liceo Ariosto