Come vi sentireste se, da un momento all’altro, si spegnesse la luce? Ma soprattutto, come vi sentireste se la luce non ritornasse proprio più?

Noi, con il libro Sfida al buio di Luca Blengino (Einaudi Ragazzi), ci siamo immersi in questo “buio”, appunto, ma abbiamo anche capito come si possa riuscire a trovare, non la luce, ma un mondo dove la diversità è un vantaggio, un’ arma in più: proprio come nel torball. Infatti in questo sport, non molto conosciuto, le persone che hanno difficoltà nella vita di tutti i giorni sono quelle che hanno maggior talento. Secondo l’autore il torball e lo sport in generale hanno, l’uno nel libro, l’altro nella vita, un ruolo fondamentale: ci aiutano ad affrontare i problemi, a sfogarci e a creare nuove amicizie.

Spesso per i ciechi le difficoltà maggiori non sono quelle legate alla malattia in sé ma ai pregiudizi ai quali vengono sottoposti. Infatti, come spiega il libro, “non c’è niente che la cecità possa impedire di fare, ma bisogna trovare il modo giusto per farlo. Un modo che spesso è diverso da quello di chi ci vede.” Per questo l’autore  ci insegna come lui riesca ad immedesimarsi nei suoi personaggi ed ad accettare le loro diversità. Un insegnamento che, secondo noi, potrebbe essere “sfruttato” per capire ,anziché giudicare chi è “diverso”.

Gaia Olocco, LIceo Alfieri, tutor, Alejandro Casaretto – I.C. Peyron