Parola al potere di Angelo Ferracuti
PAROLA: VELINE “La velina è un ruolo che svilisce la donna come persone e la mette a un livello inferiore, diventando una sottocategoria umana. Fa del corpo femminile uno strumento commerciale.” Angelo Ferracuti
PAROLA: VELINE “La velina è un ruolo che svilisce la donna come persone e la mette a un livello inferiore, diventando una sottocategoria umana. Fa del corpo femminile uno strumento commerciale.” Angelo Ferracuti
PAROLA: MIA “Ho parlato nei giorni scorsi della violenza contro le donne con una delle classi in cui insegno, dopo un caso di cronaca nel nostro paese. E il concetto che è venuto fuori durante la discussione con i ragazzi è quello del possesso, dell’essere possessivo: l’essere mio/mia.” Francesco Targhetta
I ragazzi di due classi del Primo Liceo Artistico di Torino hanno realizzato per il progetto Potere alla parola una serie di lavori, foto immagini e disegni che parlano forte e chiaro almeno quando le parole che ci sono arrivate. Ve li mostriamo in una serie di articoli dedicati: sono meravigliosi. Verranno mostrati anche durante l’evento di lancio del progetto, domenica 19 maggio dalle 12.30 in poi in Arena al Booktock Village. Un ringraziamento
Parola : ARTE Tre momenti di riflessione sui soprusi alla donna nella storia dell’arte maschile: la visione rinascimentale del Gianbologna transitando dall’estetismo neoclassico di Jacques – Louis David alla contemporanea lucida consapevolezza di donna interpretata da Marina Abramovic… Daniele Fissore
Riceviamo e volentieri pubblichiamo le parole e le relative motivazioni di alcune allieve che frenquentano il 1°anno del corso Operatore del benessere – Agenzia formativa Enaip di Borgomanero (Novara). L’attività è stata proposta dalle insegnanti Rosella Bolamperti, tutor del corso e Liliana Fusè, referente di pari opportunità che la redazione ringrazia. Silenzio: ho scelto la parola silenzio perché pensando alla violenza sulle donne mi viene in mente l’immagine di una donna che non
PRIVILEGI Motivazione Ho scelto questa parola perché credo che uno dei grandi problemi culturali legati al femminicidio (e alla condizione delle donne in generale) sia quello di considerare i diritti privilegi e conseguentemente non riconoscerli come tali. Irina Aguiari, Liceo Ariosto, Ferrara VOCE Motivazione Ritengo sia quantomai vitale oggi, dare una voce, alle migliaia di compagne, mogli, madri che vengono aggredite, violentate, uccise, da chi ritiene di amarle. E’ necessario
CINISMO Motivazione La parola che mi è venuta in mente è CINISMO perché è la totale insensibilità verso i valori e i sentimenti, indica la tendenza a disprezzarli e a prendersene gioco e io ritengo che un uomo che compie un atto del genere vi sia in balia. Lucia Caron, classe I B Liceo Classico Vittorio Alfieri “Come un fiore che è stato spezzato così l’amore le avevano rubato” Motivazione
I ragazzi di due classi del Primo Liceo Artistico di Torino hanno realizzato per il progetto Potere alla parola una serie di lavori, foto immagini e disegni che parlano forte e chiaro almeno quando le parole che sono arrivate al BookBlog. Ve li mostriamo in una serie di articoli dedicati: sono meravigliosi. Verranno mostrati anche durante l’evento di lancio del progetto, domenica 19 maggio dalle 12.30 in poi in Arena al Booktock Village. Un
Raccogliamo in un articolo le parole per combattere la violenza contro le donne che ci sono state mandata dalla scuola Media Leonardo da Vinci di Orbassano. Sono davvero belle. La redazione del BookBlog ringrazia le insegnanti che le hanno mandate e il particolare le professoresse Anna Sburlati e Vilma Seia EGOISMO Motivazione Ho scelto egoismo, perchè secondo me chi commette questi crimini lo fanno per loro interesse, ma non pensano alle
Ecco, raccolte in un articolo, anche le parole degli altri ragazzi che parteciperanno al Bookblog al Salone 2013, dalla Scuola Media Caduti di Cefalonia di Torino, della calsse 3E ma non solo. Ringraziamo l’insegnante Giuliana Gerla STIMA Motivazione Intesa come stima dell’uomo verso se stesso, la cui mancanza può portare l’ individuo a sentirsi inferiore, provare rabbia, frustrazione, ecc. nei confronti dei successi economici, lavorativi, sociali della donna, vista sotto la nuova