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Riceviamo e volentieri pubblichiamo le parole della scuola ospedaliera di II grado attiva presso l’Ospedale pediatrico Regina Margherita, annessa all’ITSSE Levi di Torino. Ci scrivono “Abbiamo raccolto tra i nostri studenti/pazienti alcune parole attinenti al tema da voi proposto e ve le inviamo Speriamo di poter partecipare all’incontro di domenica 19 maggio con alcuni dei nostri allievi, dal momento che non tutti possono uscire dall’ospedale(….)” Prof.sse Franca Cannatà (docente di filosofia)
Siamo gli studenti di una prima del Liceo Classico statale A.D’Oria di Genova: queste sono le parole che abbiamo scelto per sostenere la campagna di SNOQ contro la violenza sulle donne, sperando che possano colpire l’attenzione di chi le leggerà. L’insegnante di italiano, Teresa Soave RUOTE Una ruota alla volta, le donne dell’Arabia Saudita inseguono la libertà di movimento. Per ora hanno ottenuto il permesso di condurre biciclette e moto,
Riceviamo dall’insegnante Sara Comba e volentieri pubblichiamo le parole della classe seconda “Operatore del Benessere – acconciatura”, dell’Azienda Formazione Professionale – Centro di Cuneo. “Più libertà meno violenza” MOTIVAZIONE Non bisogna ignorare la parola violenza se si vuole vivere in un mondo libero GIACHINO MIRCO E VIETTO VIOLA RISPETTO MOTIVAZIONE: Bisogna avere rispetto verso TUTTI, senza distinzioni di età, sesso, provenienza e condizioni sociali. Il rispetto non è lusso per pochi, ma diritto
In questo articolo trovate le parole della classe 3 H della Scuola Media Caduti di Cefalonia di Torino. Le abbiamo raccolte tutte insieme e la trovate anche nella pagina dedica alla parole dei ragazzi ma le pubblichiamo tutte insieme anche qui.I ragazzi hanno anche fatto la distinzione tra parole da tenere e quelle da buttare. Alcuni di loro saranno al Bookblog del Salone quest’anno. Incalzata dai suoi studenti anche l’insegnante Mari Bignamini
Parola : Libertà Autore: Federica Marangon Non Tutti Nasciamo Liberi, Ma Lottiamo Per Esserlo. Parola: Speranza Autore: Francesca Cerruti La Speranza Non Muore Se si ha La forza Di reagire. Parola: Dolore Autore: Francesca Cerruti Il Dolore Delle ferite Si può Curare ma, Il Dolore Dell’anima Lascia Tracce Indelebili. Parola: Gelosia Autore: Iancu Andreea La Gelosia Non è La figlia Dall’amore, Perché Spesso Lo
Pubblichiamo anche qui fra gli articoli, le parole arrivateci dalla scuola secondaria 1° Grado “BOGGIANI” DI MONGRANDO (BI) e il particolare dalla CLASSE IIII A. Grazie alla PROFESSORESSA VINCENZINA PALAMARA PAROLE di Dardano Lisa, Erika Pulze Gelosia: la gelosia nasce quando ti affezioni veramente a una persona. A una donna piace essere amata e ricevere attenzioni. Ma quando le attenzioni sono troppe e la possessività aumenta si potrebbero causare problemi tra
PAROLA: Donna Motivazione E’ assurdo, non potevo trovare parola meno originale. Donna. Perché è da una donna che è nato il mondo, è da qui che dobbiamo ricominciare, è da qui che dobbiamo lottare. “Femmina, perché? Dove ho sbagliato?” Donna perché sei una creatura magnifica ed è di questa nostra perfetta imperfezione che gli uomini si innamorano. Perché una donna lo sa già prima. Questo li fa uscire dai gangheri
PAROLA: RISPETTO I L L U S S A I O P B O L E VU NS I M R I S P E T T O C OOA AU B O L U LD B S E R K I I S N A I N N E Z NE G A G 1: tipo di violenza 2. atto negativo compiuto verbalmente o fisicamente ad una persona 3.
Per una volta, la redazione del Bookblog farà un’eccezione. Pubblichiamo in un articolo solo le parole che Ci sono arrivate da una stessa classe. Parole per combattere la violenza contro le donne. Si tratta di un gruppo della classe 2A del primo Liceo Artistico di Torino. I concetti e le parole sono connessi, anche visivamente: probabilmente sono frutto di un lavoro collettivo. Per questo le abbiamo raccolte in un articolo, così
Parola: FORZA Motivazione La parola da buttare secondo me è la forza. La violenza sulle donne è una vera emergenza: nel 2012 in Italia sono state uccise più di 100 donne, quasi tutte da uomini, amanti o familiari. Spesso vengono uccise da uomini che si sentono superiori. Viene trasmesso loro terrore, paura ed ansia in vari modi tra cui la forza, quello più odioso. Con la forza si può terrorizzare,