“E non ci importa se l’albero aveva un cuore di orologio”
“E non ci importa se non aveva voce”
“E non ci importa se la voce era quella dei bambini”
“Qui ho trovato l’amore”
“Qui ho trovato un amico”
L’incontro con Luisa Mattia si apre con la lettura di una pagina del libro: “Il grande albero di Case Basse” e prosegue con un botta e risposta fra l’autrice e i bambini del pubblico.
“Un giorno – racconta Luisa – ho incontrato una persona che mi ha fatto capire quanto fosse importante per lui un albero che ha segnato in modo determinante la sua gioventù.”
Dopo aver passato la sua infanzia giocando con gli amici all’ombra di questo albero, questa persona è stata costretta a trasferirsi e, al suo ritorno, si è commosso nel rivederlo e nel rivivere i ricordi passati.
Da qui nasce e prende avvio la storia. Dopo avere risposto a tutte le domande del giovane pubblico, Luisa ha chiuso l’incontro con queste bellissime parole: “I grandi alcune volte non sono capaci di pensare alle cose belle, mentre i bambini sanno riconoscere ciò che rende bella la vita e ogni tanto ci vorrebbe qualcuno che ricordi agli adulti quanto è bello fare una capriola nei prati”.
Stefano e Marco, SMS Peyron-Fermi
Elisa, tutor Fuorilegge
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