Aidan Chambers, ospite attesissimo alla XXVI edizione del Salone del  Libro, ha presentato il suo ultimo libro Muoio dalla voglia di conoscerti.
Il romanzo è la storia di un vecchio scrittore, la voce narrante, e di Karl, un ragazzo dislessico che ha bisogno del suo aiuto per riuscire a esprimere in una lettera  i suoi sentimenti a Fiorella, la sua ragazza.

Tra i diversi temi affrontati da Aidan quello della depressione, malattia di cui egli stesso soffre e che è presente in ogni suo libro. Aidan l’ha descritta come il momento in cui “la mente sciopera e si scollega, senza riuscire a pensare più a nulla”. In realtà la mente nella fase depressiva non rimane inattiva ma, al contrario, riesce a produrre molte idee. Ed è proprio questo che sta alla base del suo lavoro: le idee, inizialmente confuse, vengono “distillate” e da esse nasce il disegno della letteratura.

Durante l’incontro si è parlato anche della diversità, presentata dallo scrittore non come un limite ma come una potenzialità: le persone diverse riescono a far emergere la loro creatività molto meglio di altre. E non riuscendo attraverso le parole, si esprimono attraverso la musica, l’arte o, nel caso di Karl, il giovane protagonista del romanzo, attraverso la scultura.

“Io non scrivo come un adulto che  guarda al passato, ma come un adolescente che vive il presente. Come ogni autore cerco l’essenza, il disegno delle cose”.
Forse è proprio questa sua visione della scrittura a consentire a questo giovane scrittore di 79 anni di raggiungere il successo e di affermarsi nel mondo della letteratura come uno degli scrittori più amati.

Sara Tutor Fuorilegge

Simona, Martina, Marco e Matteo, SMS Peyron Fermi

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