Padiglione 3: la prima cosa che cattura l’attenzione del visitatore è la grande cupola della Basilica di San Pietro che spicca fra i vari stand. Libri disegnati come fossero mattoni compongono l’imponente struttura al centro del grande spazio dedicato all’ospite d’onore di quest’anno: La Santa Sede.
L’organizzazione dell’area ricorda la piazza del Vaticano: gli espositori sono disposti a cerchio attorno alla cupola.
Le tematiche presentate sono molteplici, dai testi riguardanti le opere dei Musei Vaticani, agli scritti di Papi e importanti esponenti del Clero.
Sono esposti inoltre i manoscritti originali preziosi per la cultura occidentale.
Il progetto è coordinato da Monsignor Iacobone e dal Cardinale Gianfranco Ravasi, arrivati direttamente dal Vaticano e molto attesi anche per i futuri incontri previsti al Salone.
“Il Vaticano riesce a conservare le proprie radici adeguandosi ai tempi” sostiene il Prof. Bracco, ex responsabile dell’archivio segreto del Vaticano dal 1967. Una personalità, quella del prof. Bracco, che ha avuto a che fare con diversi Pontefici, orgoglioso di essere stato il primo a portare Papa Giovanni Paolo II all’interno di uno stadio, organizzando una rappresentazione con ben 750 ragazzi fra i dieci e i diciotto anni, vestiti nientemeno che dallo stilista Valentino.
Quale la sua impressione sull’atteggiamento del nuovo Papa sul rapporto che lega cultura e religione? “ Papa Francesco è un Gesuita, il gruppo di cultura della Chiesa. La sua abilità è quindi quella di tradurre la cultura in un linguaggio percepito dalle masse.”
Diverse sono le concezioni etiche della religione, come quella di Piera Montalcini, nipote della famosa Rita Levi, secondo la quale la religione deve guidare l’individuo ad una vita rapportata rispetto alla morale di aiuto verso il prossimo, senza costringere a regole fisse e precise.

Giovanna Buzzo, Sara Gurizzan Liceo scientifico M.Grigoletti, Pordenone