Accogliere i tempi ascoltando. E’ il nuovo libro di poesie di Naike Agata La Biunda, l’autrice siciliana ospite al Salone del Libro insieme ad altri due poeti emergenti, Alessandro Bellasio e Maria Borio.  Fondatrice del Centro di Poesia Contemporanea di Catania, nonché dottoressa in lingue, pubblica la sua raccolta per LietoColle&Pordenonelegge. Dopo un’esaustiva spiegazione dell’opera da parte del professor Roberto Cescon, ella aggiunge ancora un tocco raffinato all’incontro descrivendo la sua poesia e leggendone dei passi.

Costellata di figure femminili, la sua lirica sembra la narrazione di una vita; non è un discorso puramente filosofico, ma di fatto si tratta di parole versate su pagine bianche. Esse, dietro il loro significato, celano il vuoto che si prova quando ci si accorge di avere una consapevolezza essenzialmente passiva, data dalla mancanza di ascolto. Secondo Naike, infatti, è solo se si ascoltano i tempi che ci si può avvicinare alla consapevolezza in sé e per sé. Sono le parole, non il poeta, ad essere (forse) più consapevoli. Al contrario di altri, la poetessa utilizza volentieri il dialetto, nel suo caso il siciliano, e pretende che i versi non vengano tradotti, poiché anche se molti lettori sicuramente non li comprenderanno etimologicamente, tutti potranno percepirne ugualmente il suono e la forza.  

Accogliere i tempi ascoltando è ciò che gli Italiani come popolo dovrebbero cercare di fare, per evitare che il boom di informazioni a cui vengono sottoposti porti ancora una volta ad una consapevolezza passiva, ma far sì, di contro, che mettano in discussione le idee e cerchino nel proprio cuore la verità per potersi poi “dare” agli altri nel modo migliore.

Futura Paladino