Si dice che il riso abbondi sulla bocca degli sciocchi ma non sempre è così. A volte è solo l’ancora di salvezza di coloro che hanno sofferto, che vivono grazie ad esso: questo è il caso di Lorenzo Amurri. Un uomo al quale la risata e l’ironia sono servite ad affrontare il grave incidente che ha subito e che l’ha portato a diventare tetraplegico. Un ex rockettaro, abituato a girare il mondo con l’unico obbiettivo di divertirsi, riscopre il vero senso della vita, quasi come se l’accaduto gli avesse aperto gli occhi su ciò che lo circonda: la fortuna di avere la possibilità di camminare, la forza di convivere con il proprio handicap, l’importanza della famiglia, l’amarezza di non aver potuto comprendere e apprezzare il padre nel suo vero essere prima che venisse a mancare. Tutto questo è “Apnea”, un turbine di passioni che si alternano tra una risata e una lacrima, lasciando con il fiato sospeso il lettore quasi come se fosse lui stesso a dover combattere contro l’ultimo respiro che lo farebbe annegare.
Carlotta Anguilano Enrica Debernardi
redazione Liceo Alfieri
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