Nell’Arena Bookstock, il 18 maggio 2013, Andrea Bajani ha presentato l’ultimo dei neologismi coniati da lui e da alcuni ragazzi, “disonestar” insieme allo scrittore Walter Siti.

Chi è una disonestar? Quella persona che nella sua disonestà viene idolatrata e glorificata dalla massa al posto dei personaggi e dei miti dall’integrità morale.  A queste persone a causa della propria notorietà viene perdonato qualsiasi atto deplorevole, scandaloso e che  va contro ai saldi principi. Tutto questo parte però dalla massa che li rende celebri, vuole quasi emularli e invidia il loro stile di vita in cui tutto sembra essere concesso e possibile. 

Un ruolo importante è giocato dalla televisione che copre questi personaggi di una patina che rende le loro vite perfette e brillanti, ma assolutamente irreali e fittizie, vite che vengono “televisionate” per essere rese più interessanti e appetibili per il pubblico. Vengono citati alcuni esempi, il politico Silvio Berlusconi  di cui sono note tutte le malefatte e che nonostante questo è riuscito a riscontrare nuovamente successo nelle scorse elezioni risultando addirittura ringiovanito dai salotti televisivi.

La conferenza si è conclusa con un discorso sulla democrazia e sulla sua crisi. La democrazia diretta anche se sembra essere la forma di governo perfetta, è una forma utopistica in uno stato molto popolato. Viene citato come esempio la democrazia di Atene che se analizzata si dimostra tutt’altro che perfetta in quanto donne, schiavi e persone prive di cittadinanza non potevano votare.

Francesca Bono e Francesco Tessari

Redazione Alfieri