Capretto in salsa d’uovo, cappone di galera, pinocchiate, rotelle di cedrata rossa, torta di midollone… sono le 12.20 di giovedì 8 Maggio e qui, nell’area Piemonte, padiglione 1 del Salone del Libro abbiamo l’aquolina in bocca.

Stiamo assistendo alla presentazione di “A tavola con l’imperatore”, ultimo libro di Alvaro Claudi – chef, cofondatore di “Slow Food”, esperto gastronomico e scrittore – intervistato da Egi Volterrani, personalità poliedrica, architetto e direttore del Teatro Stabile di Torino.

Il volume raccoglie e riadatta 77 ricette della cucina Elbana risalenti al periodo napoleonico, in onore del bicentenario dalla morte dell’imperatore francese, ispirandosi ad un quaderno di ricette dalla storia particolare: appartenuto ad una cuoca al servizio di una famiglia borghese elbana nel XIX sec., è giunto in  mano all’autore dopo una serie di peripezie, passando attraverso eredi legittimi, antiquari, chef e letterati. La peculiarità di questo ricettario sta anche nel suo contenuto, un’accurata raccolta non di semplici dosi ed istruzioni ma di ricette specifiche, proprie esclusivamente dei giorni di festa o delle grandi occasioni. Proprio per questo dolci e liquori sono appuntati per primi e solo alla fine si possono trovare pietanze salate. Nonostante queste appetitose delizie venissero offerte a Napoleone, si dice che questi non le apprezzasse completamente, poiché non amava dilungarsi in convivi, prediligendo i dolci. Claudi, affascinato da questo ritrovamento, ha deciso di far conoscere a tutti  l’anomala raccolta, integrando le ricette originali, scritte in fiorentino ottocentesco, con una versione attuale in rima, data la sua grande passione per la poesia.

L’incontro è proseguito affrontando argomenti legati al mondo culinario, con interessanti spiegazioni riguardanti le ricette regionali italiane, i prodotti tipici dell’isola d’Elba, patria adottiva dello scrittore e zona d’ambientazione del libro, la differenza tra gli ingredienti utilizzati nel 1800 e quelli odierni e curiosi aneddoti sulla nascita di celebri piatti.

Dopo questo stimolante viaggio nel passato abbiamo deciso di chiedere allo scrittore un’opinione sul futuro della cucina: i sempre più diffusi fast-food prenderanno il sopravvento oppure si ritornerà a celebrare il buon cibo e la qualità come momento di riunione e confronto? Claudi confida fermamente nella seconda, incoraggiando i giovani ad essere portatori di tale messaggio.

Vittoria Grassi e Davide Machiorlatti

Redazione Alfieri, Torino