“10 e lode!” è questo il voto dato al Festival di Internazionale 2014 da Luca e Pietro, due delle persone intervistate tra spettatori, ospiti ed organizzatori in conclusione dell’evento.
Come tutti i bookblogger che si rispettano, armate di telefono-microfono e fogli per gli appunti siamo andati a chiedere al pubblico di Internazionale cosa ne pensa. Sebbene non tutti si siano resi disponibili a rispondere a qualche semplice domanda, siamo riuscite comunque a raccogliere un considerevole numero di opinioni, da parte di giovani studenti, di adulti, di ospiti e di membri dello staff.
Si sono susseguite opinioni contrastanti, ad esempio Altea ci dice: “E’ stato interessante conoscere tematiche di cui non avevo ancora sentito parlare, essendocene una vasta scelta”; mentre Marco e Laura dicono: “Quest’anno il Festival si è molto più concentrato sull’attualità, la politica e l’economica, rispetto a temi più culturali”.
A proposito delle loro impressioni sull’organizzazione del Festival Lorenzo e Giacomo ci rispondono: “Buona ma non ottima: pochi eventi, pochi volontari e pochi ospiti” in contraddizione con l’opinione dell’ospite Nicolas Berré, direttore del giornale Les Échos e vicedirettore di Le Figaro, che sostiene: “Ci sono molti luoghi di incontro dove le persone possono andare, molta scelta, c’è un buon mix di persone da molti paesi. Mi piace il pubblico perché è costituito anche da ragazzi e ho visto molte persone lavorare”. Conclude poi esprimendo il desiderio, condiviso da tutte le persone intervistate, di voler tornare il prossimo anno.
Elia, uno dei ragazzi dello staff volontario, ci racconta qual’è il punto di vista di coloro che stanno dietro le quinte ad organizzare il tutto: “E’ un’esperienza bellissima a cui partecipo per la prima volta. L’unico appunto è che ho ricevuto svariati insulti per la scarsa capienza del Ridotto del Teatro Comunale”.
Ascoltare la voce del pubblico del Festival ci ha portate a considerare nuovi aspetti, e a crearci così un’idea più precisa del Festival: anche noi partecipiamo per la prima volta.
Pensiamo, infatti, che sia un’esperienza formativa e istruttiva,che ci ha permesso di incontrare personaggi importanti e che ci ha fatto sentire “giornalisti per tre giorni”.
Una scorpacciata di così tanti giornalisti da tutto il mondo val bene un giro a Ferrara.
Federica Romania liceo classico V. Alfieri Torino
Francesca Mazzotti liceo classico L. Ariosto Ferrara
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