Presso la Sala Azzurra del Salone del Libro di Torino, lo scrittore Yasmina Khadra ha tenuto un’interessante conferenza durante la quale l’autore ha commentato le sue opere, argomentando, al tempo stesso, il delicato rapporto tra occidente ed oriente.
Yasmina Khadra, che doveva diventare un militare per realizzare la volontà del padre, è conosciuto in tutto il mondo con questo pseudonimo, a causa di un errore di trascrizione. Approdato alla letteratura negli anni ’90, il suo modo di scrivere, un misto tra francese e algerino, è stato subito apprezzato dalla critica.
Uno dei tanti temi affrontati, riguarda l’importanza di non provar paura a causa di una minoranza estremista musulmana. Se si prova timore, infatti, si alimenta solamente il pregiudizio generale e la loro sentirsi superiori. Bisogna invece, secondo Khadra, porsi le domande giuste ed avere l’intelligenza di sapere aspettare: secondo lo scrittore, la potenza del mondo estremista islamico, cadrà da sola, è destinata a scomparire poiché fondata solo sulla violenza. Proprio su questo tema fondamentale, Yasmina Khadra si è soffermato molto.
A detta dello scrittore, i terroristi, sono molto persuasivi molte volte per motivi piuttosto semplici, quali “solidarietà nei confronti di un amico discriminato”, oppure, prosegue, “semplicemente perché credono negli ideali sbagliati, avendo una visione errata del Corano”.
Lorenzo Mollo, Costanza Maria Piglione Liceo Classico Vittorio Alfieri, Torino.
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